La forme di mieloma multiplo (MM) con produzione di sole catene leggere (mieloma micromolecolare) possono essere precedute da una fase di MGUS (gammopatia monoclonale di significato indeterminato) caratterizzata dalla presenza nel siero di una componente monoclonale composta da catene leggere (light-chain MGUS). La prevalenza della nuova entità e il rischio di progressione vengono descritte da uno studio di popolazione (Dispenzieri A et al. Lancet, 2010, 375:1721-8) basato su 21.463 residenti della Olmsted County (Minnesota, USA), con età ≥ 50 anni.
«Storicamente, la MGUS è stata caratterizzata dalla presenza di catene pesanti delle Ig nel siero, ma questa definizione può riguardare solo l’80% dei casi di MM», hanno ragionato gli autori della ricerca, «poiché nel rimanante 20% non vi è secrezione di catene pesanti. Noi abbiamo quindi postulato l’esistenza di un precursore pre-maligno per le forme di MM micromolecolare: un equivalente della MGUS in cui le catene pesanti non vengono espresse – cioè la light-chain MGUS».
Utilizzando un test specifico per l’identificazione delle catene leggere k e l nel siero, sono stati identificati 146 individui con un rapporto k/l anomalo, concentrazione aumentata di una catena leggera e mancata presenza di catene pesanti nel siero (definizione di light-chain MGUS). La prevalenza di questo disordine è risultato quindi pari allo 0,8%, per una prevalenza complessiva di MGUS pari al 4,2%. Il rischio di progressione verso il MM nei pazienti con light-chain MGUS era dello 0,3% per 100 persone-anno, minore quindi di quello associato alle forme classiche di MGUS (pari circa all’1,0%).