La quantificazione delle plasmacellule midollari usando la citometria di flusso multiparametrica possiede un valore prognostico significativo nei pazienti con mieloma multiplo (MM) all’esordio, superiore a quello della semplice morfologia convenzionale. È quanto emerge da uno studio (Paiva B et Al. Haematologica, 2009, 94:1599-602) condotto su 765 pazienti con MM trattati uniformemente, sui cui campioni di aspirato midollare prelevati alla diagnosi la conta dell’infiltrazione plasmacellulare è stata eseguita tramite semplice analisi morfologica e con una tecnica di immunofluorescenza a quattro colori.
Sebbene alla citometria di flusso la percentuale di plasmacellule sia risultata generalmente minore di quanto rilevato morfologicamente (percentuale mediana: 11% verso 40%, p < 0,001), fra le due tecniche è stata trovata una significativa correlazione diretta. Inoltre, all’analisi multivariata, solo il grado di infiltrazione midollare ottenuto con l’immunofluorescenza, e non la conta morfologica, è risultato un fattore prognostico indipendente per la sopravvivenza globale dei pazienti (p = 0,007).
Sulla base di questi risultati, gli autori della ricerca considerano la quantificazione immunofenotipica delle plasmacellule midollari un metodo valido per la valutazione dell’infiltrazione midollare da malattia nel MM e propongono l’incorporazione di questa tecnica nella valutazione diagnostica di routine dei pazienti alla diagnosi.